| I°
La scuola era finita da poco..i suoi compagni sprizzavano gioia da tutti i pori..ma lei no..Costanza non era affatto contenta..le ore in classe non le erano mai pesate..sentir parlare di artisti e letterati la incantava e in lei il desiderio di scrivere si faceva ogni giorno più forte.."Ma di che posso parlare"?"si chiedeva.."Di eroi?Di gente comune?O magari di me stessa?"..no..di lei non avrebbe avuto molto da dire..è vero,negli ultimi giorni aveva socializzato con Valentina e ogni tanto andava a trovarla a casa ma per il resto era piuttosto sola..viveva in un mondo tutto suo che nessuno riusciva ad esplorare davvero..
"Vado a leggere qualcosa al parco",si disse.."Chissà che non trovi l'ispirazione"..
fuori il tempo era bellissimo,il sole brillava ma c'era anche un leggero venticello che rendeva la giornata piacevole..Costanza cominciò la sua lettura e immediatamente si estraniò da tutto e tutti..quando i suoi occhi erano su un libro,attorno a lei poteva succedere qualsiasi cosa..ma niente l'avrebbe scossa..
Fabio stava tornando a casa..il turno di lavoro l'aveva distrutto.."Non ce la faccio più",continuava a ripetersi.."Quando cambieranno le cose?"...decise di sedersi un attimo su una panchina per riposarsi..mise le cuffiette nelle orecchie e cominciò a guardarsi intorno..adorava gli alberi,la natura lo faceva sentire libero..vide i bambini giocare felici,i genitori scherzare,i cani correre e poi...una meravigliosa visione comparve davanti a suoi occhi..lei..con il libro tra le mani sembrava una dea,un miraggio..."Cosa darei per sapere il suo nome?!?" Voleva andare a parlarle ma non trovò il coraggio..era una ragazzo molto insicuro e da un po'di tempo era spesso triste...sentiva che il tempo passava e mentre tutti sapevano cosa volevano e cosa fare per ottenerlo lui non si muoveva..aveva preso un diploma e cominciato l'università ma dopo poco l'aveva lasciata..con i suoi i rapporti erano inesistenti..la madre si era limitata a trovargli un lavoro affinchè si assicurasse uno stipendio e con il padre parlava appena.."Ma che sto facendo?Mi prenderà per uno stupido..sarà meglio che torni a casa.."
Costanza in poco tempo aveva letto già metà del suo romanzo..il professor Cicerino come al solito l'aveva consigliata bene..si alzò e si avviò verso l'uscita..camminando,non si accorse che una pigna stava per caderle addosso..un istante prima sentì dire "Attenta" e riuscì in extremis a spostarsi..poi si girò e lo vide..era un ragazzo carino,moro,con gli occhi chiari,sembrava essere dolce..
C:"Ti ringrazio molto..comunque io sono Costanza!"
F:"Piacere Fabio..Cosa leggevi prima?"
C:"Dostoevskij,mi piace tantissimo..lo so può sembrare strano.."
F:"Beh sì..soprattutto a me che ho letto 'Delitto e castigo' almeno 3 volte"
sorrisero..
C:"Beh,io vado..i miei mi daranno per dispersa..grazie ancora per prima!!Ciao ciao!"
F:"Di niente,Ciao!"
Fabio si pentì di non averla fermata..però se non altro aveva scoperto il suo nome..Costanza..bello come lei.."Forse non la vedrò mai più ma anche solo averci parlato un minuto è stato meraviglioso" pensò..
Costanza arrivata a casa salutò la madre
"Che hai amore?Ti vedo strana.."
C:"Niente mamma..è colpa di Dostoevskij..."
II°
Fabio non riusciva a dormire.Nella sua testa c'era un pensiero fisso..solo lei..Costanza..chissà dove abitava,che scuola frequentava,se era innamorata.. adesso le sue paure,le incertezze sul futuro,tutto era passato in secondo piano..la sola cosa che gli importava era rivederla.
Costanza d'altro canto non era messa molto diversamente..l'incontro con quello strano ragazzo aveva dato una scossa alla sua vena creativa e desiderava lasciare una traccia di quello che aveva vissuto,forse con la speranza di poter un giorno continuare a riempire quelle pagine..
"La ragazza camminava con la testa tra le nuvole quando una voce la avvertì di stare attenta..."
Rivide davanti a sè lo sguardo dapprima preoccupato e poi sorridente di Fabio..."Dai Costi,smettila di vivere di film mentali"..posò la penna e andrò a dormire.
Per tutto il resto della settimana Fabio,finito il turnoandò al parco,l'unico luogo che lo legava a lei,col desiderio di incontrare di nuovo il suo sguardo sognate ma ciò non avvenne e il ragazzo cominciò a pensare che forse era il caso di metterci una pietra sopra. Poi, un giorno, accadde la cosa più semplice del mondo,quella a cui lui non aveva pensato..lei entrò nel bar. Fabio non voleva assolutamente farsi sfuggire un'occasione così preziosa e chiese al capo di poterla servire. La raggiunse al tavolo e quasi incredulo le chiese:
F:"Cosa ti porto?"
C:"Un cappuccino e un corn..."
Quando alzò lo sguardo Costanza non riuscì a terminare la frase. Era felice come non le accadeva da tempo.
F:"Come lo vuoi il cornetto?"
C:"Con la marmellata,grazie."
Fabio andrò subito a preparare l'ordinazione e sul piattino mise un biglietto. Costanza non capì più niente quando sul cappuccino vide il cuore che lui aveva disegnato. Sul biglietto c'era il suo numero e sotto aveva scritto "Con la speranza che la goccia d'infinito che c'è in te sconfigga l'aridità del mio cuore."
Era la dedica più bella che avesse mai letto,quelle parole le fecero quasi mancare il fiato. Finita la colazione andò a pagare e gli consegnò a sua volta un bigliettino salutandolo a bassa voce.
"In te non c'è aridità ma un mare sconfinato..chissà che questa goccia non ne possa far parte..a presto."
Quella stessa sera Costanza lo chiamò:
C:"Sei libero domani?"
F:"Sì,ho ancora il turno di mattina.."
C:"Mi piacerebbe fare una passeggiata sul molo in serata.."
F:"Non ti assicuro un passo svelto perchè le mie gambe saranno a pezzi ma ci sarò"
lei sorrise
C:"Tranquillo,niente corse. A domani allora,buona notte!"
F:" Sogni d'oro".
Alle 9,puntuale, Fabio andò a prenderla. Lei un'ora prima aveva pensato di chiamarlo e disdire tutto. Non aveva mai vissuto una cosa simile e pensava di non essere abbastanza sciolta come le sue compagne o raffinata come le donne dei romanzi che la appassionavano. Poi però si disse che forse era proprio così che lui la voleva e decise di buttarsi. Trascorsero la prima ora facendosi le classiche domande..
C:"Frequento il liceo classico,l'anno prossimo avrò la maturità..come avrai capito mi piace molto leggere e anche scrivere..."
F:"Anch'io scrivo..a dire il vero solo canzoni,sono tutte chiuse in un cassetto.."
C:"Perchè?"
F:"Perchè non riesco più a combattere per farcela,Costanza..La realtà presenta il conto ogni giorno."
C:"Si,capisco,però credo che il tempo che abbiamo sia troppo poco per lasciarlo passare restando a guardare.."
F:"Forse hai ragione tu ma per me sta per arrivare il fischio finale..la partita con questo sogno è quasi finita.."
C:"Mai dire mai.."
Camminando i due scoprirono di avere tante cose in comune:i gusti musicali,l'amore per le stesse poesie,addirittura lo stesso film. I minuti volavano senza che nè l'uno nè l'altra se ne accorgessero. A un certo punto Costanza sorrise..
F:"Che c'è?"
C:"Ti ricordi il giorno in cui ci siamo incontrati la prima volta?Beh,quella sera ho iniziato a scrivere e ho continuato quando ci siamo visti al bar. Mi piacerebbe tanto portare avanti quel romanzo.."
F:"Anche a me..piacerebbe..che lo.."
Un tenero bacio gli impedì di finire..
F:"Sai Costanza,penso che il tuo libro sarà molto lungo e che presto sentirai alla radio una canzone che porta il tuo nome.."
C:"Ma non eri arrivato quasi al 90°?"
F:"Sì,ma con te accanto,cambio le regole del gioco"
-FINE-
Edited by everything88 - 2/6/2008, 20:57
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:D bello! 
! grazie delle belle stori k ci regali! X)
